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martedì 11 gennaio 2011

LE ORIGINI DEL VALS CRIOLLO


La Real Academia Española definisce il valzer come una danza di origine tedesca, che le coppie eseguono con movimento circolare e di traslazione. È accompagnato da un ritmo ternario le cui frasi constano generalmente di 16 battute.
La maggior parte degli esperti ubicano la sua nascita nel Tirolo e citano come antecedente la "Volta", una danza anch'essa in tre tempi del XII secolo. La verità è che nel XIX secolo divenne popolare, rendendo il suo nome definitivo e lo troviamo tanto nella lirica quanto nel balletto.
I grandi maestri classici s'imbatterono nel genere creando veri e propri gioielli musicali. Esempi sono: Fryderyk Chopin, con il suo pezzo"Last Waltz", tra gli altri, Johann Strauss, con il "Danubio blu" o "Il Waltz dell'Imperatore" e Pyotr Tchaikovsky con "Lo Schiaccianoci", "La Bella Addormentata" e il "Lago dei cigni ". Si può inoltre nominare Johannes Brahms, Emil Waldteufel, Franz Schubert, Franz Liszt.
Questa forma musicale ha caratteristiche diverse a seconda della regione in cui viene adottata e quindi possiamo distinguere: il valzer tedesco, il valzer russo, dal ritmo più marcato, il valzer viennese o valzer austriaco chiamato "a due tempi" in riferimento alla sua coreografia, il valzer americano, che chiamano "Boston" e molti altri.

Anche in America Latina, assume forme diverse a seconda di ciascun paese: il valzer  ranchero o messicano, il valzer peruviano, dai passi più piccoli, il vals criollo che nel suo sviluppo diventa ciò che alcuni si chiamano tango vals per la sua orchestrazione in orchestre tipiche , e così si potrebbero nominare molti altri esempi.
A partire dal 1810, il valzer europeo è ballato a Buenos Aires ed a Montevideo, con un picco particolare nelle classi sociali più elevate, sostituendo le vecchie danze e condividere con altre formenuove come la  polke, lo shotis e l'habanera.
Quando la gente si comincia ad esprimere con questo ritmo, nasce il vals criollo, in primo luogo nelle corde dei menestrelli e successivamente arricchito con il contributo dell'immigrazione. Il leggendario Jose Betinotti è un esempio con il suo valzer "Tu diagnóstico", registrato da Carlos Gardel nel 1922 e ricreato da Aníbal Troilo con il contributo vocale di Francisco Fiorentino nel 1941. I musicisti di tango lo includono nei propri repertori, regalandoci bellissime opere: Gerardo Metallo: "Recuerdo", registrato da "La Rondalla del Gaucho Relámpago", nel 1912, per la casa discografica ERA.
Pascual de Gullo: "Lágrimas y sonrisas", registrato da Eduardo Arolas nel 1914, diventando una hit nella versione di Rodolfo Biagi nel 1941. Juan Maglio "Orillas del Plata", registrata dall'autore per l'Odeon, nel 1928. José Felipetti: "Pabellón de las rosas", che è nel repertorio di molte orchestre che hanno inciso "La Rondalla del Gaucho Relámpago nel 1913 e Arolas 1914. Pedro Datta: “El aeroplano”, una delle prime registrazioni di Francisco Canaro con il suo trio per il marchio Atlanta nel 1915. Roberto Firpo, "Noches de frío" presentato dall'autore in versione solo piano nel 1912, fra i molti altri vals frutto della sua ispirazione.
Rosita Melo: "Desde el alma”, forse uno dei più noti e registrati. Firpo lo ha registrato nel 1920. Vicente Romeo: "Un placer", registrato da Firpo e Ignacio Corsini nel 1922. Anselmo Aieta "Palomita blanca", il più popolare del genere, le sue prime versioni sono Canaro con Charlo e poi Ada Falcon, nel 1929. Alla fine di quello stesso anno, Corsini lo registra.

Francisco Canaro, con innumerevoli  successi in questo genere, se ne segnalano due: "Corazón de oro” e “Yo no sé que me han hecho tus ojos”.
Antonio Sureda: "A su memoria", registrato da Agesilao Ferrazzano nel 1927. Augusto Berto: "Penas de amor", registrato dall'autore nel 1913, etichetta Atlanta.

Carlos V. Geroni Flores: "La virgen del perdón”, registrato da Gardel, Corsini e Ada Falcon, nel 1929.Alberto Hilarion Acuña : "Temblando" con le principali versioni di Corsini nel 1933, e Anibal Troilo con la voce di Fiorentino nel 1944. Enrique Maciel:  “La pulpera de Santa Lucía”, con molte registrazioni, la più famosa, di Corsini, nel 1929. Rafael Rossi: "Rosas de abril", registrato da Gardel nel 1927.
Tra gli altri possiamo citare 'Caserón de tejas' y 'Esquinas porteñas' (Sebastián Piana), 'Absurdo' (Virgilio Expósito), 'Flor de Lino "(Hector Stamponi), 'Pequeña'(Osmar Maderna),'Amor y celo'(Miguel Padula) 'Bajo un cielo de estrellas' y 'Pedacito de cielo' (Enrique Francini e Stamponi),' La Serenata de ayer '(Manuel Buzon).

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