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mercoledì 27 aprile 2011

Accadde oggi. Il 27 aprile 1942 nasceva Carlos Gavito


Nato nel 1942 e scomparso il 1 luglio del 2005, Carlos Gavito è stato uno dei più grandi maestri tangueri dei nostri tempi. Il suo amore per il tango era così grande che insegnò fino alla fine dei suoi giorni. Nonostante la sua brutta malattia, egli era sempre lì a dare i suoi preziosi insegnamenti.
Gavito era l'uomo che ballava le pause.  Quella pausa intensa che faceva emozionare intere platee e che segnava il marco distintivo del tango del maestro. Il paradosso di un Tango senza passi, paradosso apparente, perchè forse l’essenza del tango sta proprio in quel nulla dove i due "ballarini" si fondono con la musica. L'uomo che definiva il tango ciò che accade tra un passo e l'altro. L'uomo che accarezzava e dipingeva coi suoi piedi il pavimento in maniera unica, creando una stile e una tecnica tutta sua.
Oltre al suo ricordo che rimarrà indelebile nel cuore di tutti gli noi, ciò che ci rimane di lui è il "Manuale di Gavito". Si tratta di un insieme di frasi raccolte in 6 mesi di lezioni nell'Accademia di Buenos Aires dove insegnava.
Come gli autori stessi di questo prezioso documento dicono: Per alcuni non significherà niente, ma per chi lo ha conosciuto è tutto. In ogni frase, si nasconde un mondo di significati e concetti che Carlos Gavito ha elaborato in sessant’anni di amore per il tango.
" Los codigos y sus mandamientos " come lui li chiamava racchiudono quello che era il suo pensiero:
Un ballerino non deve mai pensare a ciò che sta per fare , perchè si balla la musica non le figure. Egli deve solo sentire la musica. I nostri piedi sono come i pennelli di un pittore. Con essi dipingiamo la musica. Ogni tango è differente ed ha differenti colori. Sono umori sui quali noi danziamo e non sono mai gli stessi, perchè il nostro stato d'animo è mutevole, perchè nessuno di noi è identico ad altri. E' incredibilmente bello sapere che ciò che si stà balllando è un succedersi di colori che ti fanno muovere e ti fanno fare una cosa o  l'altra.
“I codici "
“Il tango sta tra passo e passo”
“Tango!”
“L’uomo è la colonna e la donna la decorazione e la sua bellezza”
“Ballare la pausa”
“La musica segue me! 1 2 4 27 28 42 54”

“Io ballo la frase”
“La grammatica del tango: Lettera maiuscola, punto. Virgola, interrogazione!, Domanda? Accento, Punto finale.”
“TA! HUMMMMMM!” (Boleo e incrocio)
“ZZA!” (un Passo)

La musica e i suoi strumenti:
“Il basso: l’Uomo”
“ Il violino: la Donna e le sue sinuosità”
“Il piano: loro due che camminano nel parco”
“Il bandoneon: lo spirito del Tango! Non si segue con il movimento, si segue con lo spirito!”
“Il tango si balla al ritmo del cuore: tic, tac, tic tac, tic tac…”
“Ti prendo sopra il mio cuore: una mano per proteggere e una per abbracciare”
“Io vado in milonga per gioire non per soffrire: che imparino a ballare!
“Un pezzetto di spazio per me…”
“Il punto non è passare, ma come passo!”
“La sedia contro la porta: l’equilibrio”

I colori nel Tango:
“PICASSO!!La complessità e la diversità”
“MATISSE! La sintesi”
“l’ALLUCE: dipingere il pavimento”
“Sono le piccole cose…quelle che contano”
“E’ semplice, non è facile”
“Provalo, provalo!”

La tecnica:
1) Fare un passo: “Piego per andare e arrivo steso”
“TANGO! rotula, piede, corpo, stendo!
Finale del passo: Mi fermo! Energia su! Non cado!

2) La base:
“postura”
“2a posizione”
“pausa”
“passo e virgola”
“apile”
“la coppia”
“l’attesa della donna”
“l’attesa dell’uomo”
“incrocio sensuale della donna”
“il confronto”

3) ocho atras

4) boleo

5) ocho adelante

6) giro: “lento! lento! Veloce, veloce, veloce, veloce!”

“Io sono l’uomo, tu sei la donna”



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