La zamba, da non confondersi con il samba brasiliano, è un genere musicale ballabile del folklore argentino e popolare anche nelle zone confinanti della Bolivia e del Cile.
I musicologi sono d’accordo nel sostenere che le origini della zamba siano peruviane. Il nome infatti pare che derivi dalla zamacueca, forma musicale nata a Lima nel 1824, esattamente nel momento in cui il Perù otteneva l’indipendenza grazie all’intervento del generale argentino José de San Martín.
Secondo la leggenda, la denominazione zamba si riferisce al termine coloniale che veniva utilizzato per indicare donne considerate particolarmente belle: le meticce discendenti da incroci tra popolazioni indigene del posto e quelle di colore, arrivate nel continente americano principalmente come schiave.
Le zambas erano talmente affascinanti e desiderate che venne creata addirittura una danza, appunto la zamba, per poterle sedurre.
Forse per tale motivo l’elemento che più seduce nell’ascoltare la zamba è la sua capacità di suscitare sentimenti romantici per poter esprime il lato più dolce, tenero e sensibile del rapporto d'amore tra uomo e donna.


Questo panno (el pañuelo), fazzoletto che viene sventolano durante la zamba, ha un ruolo molto importante. Infatti con esso i ballerini esprimono i loro sentimenti, gli stati d’animo, suggerendo i propri desideri. E’ una estensione del corpo o meglio è il punto dove il corpo e l’anima si fondono prendendo vita.
Come abbiamo visto per la chacarera anche nel caso della zamba il ritmo della musica è motivo di controversia. Per alcuni musicologi il ritmo è puramente in 6/8 mentre altri sostengono che è caratterizzata da un ritmo misto, con una base in 6/8 ed una melodia in 3/4.
Elemento comunque fondamentale è la caratteristica di questi ritmi. Infatti le scelte di tempo utilizzate hanno qualcosa di magico, di primordiale, ricordano qualcosa che si ascolta ancora prima di nascere: il palpitare del cuore.
Caratteristica della zamba è l’andamento a spirale dei ballerini che incrociano nel loro incedere avanti ed indietro le gambe formando un disegno, un passo caratteristico che probabilmente potrebbe aver ispirato qualche tangueros. Guardiamo questo video:
FONTE: BsTango.com
FONTE: BsTango.com
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