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lunedì 1 agosto 2011

Il mondo del folklore argentino. Ultimo approfondimento

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L'Argentina presenta nel suo territorio caratteristiche diverse dal punto di vista delle espressioni liriche e coreografiche, che spesso eludono i confini provinciali.
Dobbiamo anche tener conto delle influenze che l'Argentina riceve dai paesi limitrofi, le cui manifestazioni travalicano il confine geopolitico e formano un insieme, i cui contenuti si possono trovare le stesse idiosincrasie.

Il Nord

Comprende la provincia nord-occidentale. Nel nord l'Altipiano Boliviano si estende sino alla Puna Argentina influendone soprattutto in strumenti a fiato, che cambiamo nome a seconda della regione o del paese. Nella stessa zona è anche molto diffuso  il charango, una chitarra tipicamente americana. La danza Baguala si accompagna con la gran cassa, essendo la più tradizionale, insieme al Carnaval ed al Carnavalitos. Poco più a sud nella zona montuosa, prevalgono la Vidala di Catamarca, e la  Chaya tipica della provincia di La Rioja. Anche se tradizionalmente le espressioni liriche hanno avuto un carattere solista, è da un po' di tempo che  si stanno imponendo gruppi a quattro voci, tre chitarre e batteria e, recentemente, si sta assistendo anche all'inserimento di strumenti non convenzionali.
La zamba è diventata l'espressione folcroristica più diffusa e più scelta dagli artisti, diffondendosi in tutto il paese.
Litoral

Comprende la Mesopotamia (Entre Rios, Corrientes e Misiones), parte del Chaco e Formosa ed il nord della provincia di Santa Fe. E' inoltre degno di nota al nord, l'influenza delle espressioni popolari del Paraguay, essendo questa una delle zone in cui lingua autoctona  india è stata mantenuta nel tempo: il Guaranì.
Il fiume Uruguay trasporta dall'interno il sobrepaso, molto simile all' entrerriano, che nella provincia diventa chamarrita, che identifica la specie. Ma in tutta l'area prevale il chamamé, soprattutto in Corrientes, invece, curiosamente, attraversando l'Uruguay, il sud del Brasile offre più punti in comune con l'area rioplatense, così negli strumenti vi sono similitudini con l'area adiacente. A Misiones, la tradizione delle colonie europee è diventata una moda, il chotis, insieme a nuove espressioni come la kolomeika ed  il gualambau, un vero e prorio ritmo di frontiera. In ogni caso i ritmi folcrorici più diffusi sono nell'ordine: il chamamé il rasguido doble, la chamarrita, ma anche la polka e la galopa.
La forma interpretativa più tradizionale è rappresentata dal duo, mentre gli strumenti più comunemente utilizzati sono la fisarmonica (anche il pianoforte), il bandoneon, la chitarra ed infine l'arpa-india, strumento ormai obsoleto.
Centro

Comprende sostanzialmente Santiago del Estero, l'altra area del paese in cui la lingua originale, Quechua, è ancora in uso, soprattutto in Saldavia e nei suoi dintorni. La vidala a voci soliste in duo, è stata  rimpiazzata gradualmente dalla chacarera (in tutte le sue forme), dal gato e dall'escondido. La zamba, più lenta della carpera salteña, è anche scelta nel repertorio della maggior parte degli artisti che preferiscono accompagnarsi con la chitarra e gli strumenti più tipici della regione: il tamburo e il violino. I Cordovesi, nel frattempo, un po' orfani di espressioni regionali tipiche, hanno adottato la jota ed il gato con l'aggiunta di rispettivamente "Cordobesa" e "Cordobese". Inoltre, i valsesitos serenateros evocano quasi sempre un passato non troppo lontano. 
Il Malambo, espressione coreografica esclusivamente maschile, presentati singolarmente o talvolta in contrappunto.
Cuyo
Comprende le province di Mendoza, San Luis e San Juan. Ci sono vie di comunicazione attraverso le Ande verso il Cile. Questa è un'altra area dove il canto a duo regna, anche se il carattere solista non è stato abbandonato, soprattutto da parte delle tonaderas, interpreti dell'espressione folclorica più diffusa nella regione: la tonadas,  una forma lirica che eccezionalmente non ha coreografia. Con essa, la cueca, il gato e il vals sono di maggiore divulgazione. Gli artisti sono accompagnati dalla chitarra, dal requinto Cuyo (un altro tipo di chitarra americana) ed, in misura minore, dall'arpa. La tonada ha nella sua parte finale, una strofa improvvisata, dedicata nella maggior parte al padrone di casa o a chi si vuol rendere omaggio. La cueca, invita al tradizionale "aro - aro", termine con il quale si interrompe il cantante nella seconda parte della sua performance, in modo che, dopo una bevuta,  inizi la canzone di nuovo.
Rioplatense
Comunemente conosciuta come sureña, comprende la Pampas di Buenos Aires, la provincia di La Pampa, a sud di Santa Fe e Entre Rios, e in misura minore, la provincia meridionale di Cordoba. Il più tradizionale esempio folclorico, tuttora in vigore, si chiama contrapunto. Lo fanno attraverso vari ritmi regionali, all'interno dei quali abbiamo la milonga, anche se altri tipi di espressioni folcloriche sono già caduti in disuso, come il vals, la cifra e il triunfo. Questi ritmi sono spesso più utilizzati dai cantanti popolari nella zona, di solito solisti accompagnati dalla chitarra.

Patagonia

Esso comprende la parte meridionale del paese, dal fiume Colorado, a sud. Le espressioni regionali sono prese dai rituali degli aborigeni, soprattutto i mapuche.
Danze rituali come il loncomeo sono accompagnate da strumenti indios e, convenzionalmente, da chitarre. Il genere è in piena evoluzione.


El fandango ... y su influencia en la formación en una familia de danzas.
Aires Amores Arunguita
Bailecito Calandria Caramba
Carnavalito Cielito de la Patria Condición
Cuando Cueca Chacarera
Chamamé Chamarrita Danza de las Cintas
Ecuador Escondido Firmeza
Gato Gato Correntino Huella
Jota Cordobesa Lorencita Llanto
Malambo Mariquita Marote
Media Caña Minué Federal Pajarillo
Pala Pala Palito Palomita
Patria Pericón Pollito
Prado Ranchera Remedio
Remesura Resbalosa Sajuriana
Salta Conejo Sereno Sombrerito
Triunfo Tunante Catamarqueño Zamba
Zamba Alegre

Insomma un panorama varipinto pieno di sfumature originali e autoctone.

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