È già un po’ di tempo che mi balenava per la mente
l’idea di fare un po’ d’ordine rispetto alla storia delle case discografiche
che negli anni hanno pubblicato tango argentino. Un po’ perché i brani
differiscono in termini di qualità del suono da casa a casa, un po’ perché
alcune registrazioni sembrano non essere fedeli all’originale in quanto
volutamente alterate nella fase di rimasterizzazione per offrire
all’ascoltatore un suono più puro.
È vero, potrebbe sembrare una fissazione da
musicalizador, ma più passa il tempo più mi rendo conto che la casa di
registrazione, il cosiddetto “Sello”, può fare la differenza.
Vi siete mai chiesti perché non avete mai trovato
Alberto Castillo insieme a Ricardo Tanturi nella serie Reliquias? O perché Juan
D'Arienzo non è incluso lì? Perché non ci sono le raccolte di Pugliese nella
serie Archivo RCA? Egli appare ampiamente su Reliquias, ma perché non hanno mai
incluso "A Evaristo Carriego"? Perché alcuni temi di Pedro Laurenz
compaiono esclusivamente su Reliquias, altri esclusivamente in 78 giri serie
Colección, mentre li troviamo mischiati nella serie El Bandoneon?
Tutte queste domande trovano facilmente una risposta se
si fa riferimento alla storia delle registrazioni del tango, in particolare alla
la relazione tra case discografiche, artisti e moderne edizioni CD. Alcune
conoscenze di base possono aiutare a decidere quali CD comprare e come ridurre
al minimo la sovrapposizione con quelli che già possiede.
Il Tango non è diverso da altri tipi di musica. Non
appena i musicisti entrarono gli studi di registrazione si sono legati ai
produttori attraverso contratti. I contratti sono stati rinnovati, rescissi o
semplicemente sono scaduti, ma sempre (o quasi) a un certo momento, un artista
è stato associato ad una etichetta discografica (sello in spagnolo). Alcuni
artisti sono stati molto fedeli a una casa discografica quasi tutta la loro
intera carriera (Juan D'Arienzo, Francisco Canaro), altri hanno cambiato
continuamente (Carlos Di Sarli, Osvaldo Fresedo).
Gli inizi
La storia delle registrazioni di Tango inizia nei
primi anni del XX secolo. Pionieri come Angel Villoldo e Alfredo Gobbi hanno
prodotto le loro prime registrazioni al di fuori dell'Argentina (New York,
Parigi). Dal 1907 in poi, i primi dischi argentini compaiono: Casa Tagini
(Carlos Gardel), Columbia (con Vicente Greco e Juan Maglio Pacho), Atlanta
(Francisco Canaro) - dopo Odeon (Gardel, Canaro, Roberto Firpo), Víctor
(Eduardo Arolas) , Gath & Chaves ... Alla fine degli anni Venti, apparvero
le etichette più importanti: Electra (Charlo, Juan D'Arienzo...) e Brunswick
(Julio De Caro, Donato-Zerrillo, Pedro Maffia), ma purtroppo non sopravvissero
alla crisi economica dei primi anni Trenta. Si noti che molte di queste aziende
erano divisioni argentine di grandi conglomerate internazionali.
In quegli anni, inoltre, era uso comune che le
etichette avessero la loro propria orchestra “in-house” che mai si esibirono in
pubblico, ma venivano utilizzate esclusivamente per la registrazione in studio,
come un orchestra a sé stante oppure per accompagnare cantanti: Orquesta Típica
Víctor (con Adolfo Carabelli e Ciriaco Ortiz), Orquesta Típica Brunswick (con
Pedro Maffia e Juan Polito), Quinteto Criollo Atlanta ...
Odeon e RCA
Victor
Nel 1916, Max Gluckman acquistò il marchio di Atlanta,
lo trasformò in Nacional (1917), che divenne - attraverso l'associazione con la
tedesca Odeon - Nacional Odeon (1919).
La RCA Victor è stata costituita nel 1929, quando RCA
(Radio Corporation of America) acquistò la Victor Talking Machines (che aveva
come logo un cane che guarda un grammofono con la scritta "La voce del
padrone"). Molti anni dopo, il nome di "Victor", così come
"RCA Victor divenne un’etichetta discografica. Odeon e RCA Victor erano
già tra le aziende più importanti prima degli anni trenta, ma dal 1932 in poi diventeranno
due giganti che praticamente domineranno la produzione argentina di tango durante
la Epoca de Oro - circa 1935-1955 (fine del peronismo). Tutti le orchestre
importanti hanno collaborato con almeno una di esse, spesso per entrambe.
Gli anni ‘50
Dagli anni ‘50 in poi, apparvero altre etichette
discografiche. Due di esse sono Music Hall e TK, devono essere menzionate a
causa di una sfortunata coincidenza di circostanze. In primo luogo, hanno lavorato
col le più importanti orchestre del tempo: Anibal Troilo, Carlos Di Sarli,
Horacio Salgán. In secondo luogo, le ricorderemo perché sul piano tecnico hanno
prodotto dischi di bassa qualità oltre che per l'incuria con cui hanno
conservato le matrici di registrazione. Tant’è che è molto difficile trovare
buone fonti musicali di questo periodo.
Paradossalmente sono migliori, ad esempio, le
registrazioni di Di Sarli degli anni ’30 che quelle degli anni ‘ 50,
soprattutto con il cantante Duran.
Riedizioni
su CD
Con il rilancio internazionale del tango negli anni
ottanta e la tecnologia disponibile (CD), era ovvio che i vecchi dischi venissero
riversati nel nuovo formato, cosa questa già accaduta negli anni ’70 quando
alcune vecchie discografie furono ri-pubblicate su vinile-LP.
Tra i redattori, ci sono due gruppi: i proprietari /
eredi delle matrici originali e gli "altri" (non è questo il luogo
per discutere i problemi di copyright).
Tra i primi, fortunatamente, le due più importanti
etichette di tango sono la EMI (o EMI-Odeon) che possiede il catalogo della
Odeon e la Sony-BMG che ha a disposizione il catalogo RCA-Victor. Entrambe
hanno fornito importanti riedizioni. Queste aziende hanno il vantaggio di aver
avuto a volte l'accesso alle matrici originali nonchè le risorse finanziarie e
tecniche per il miglioramento della qualità del suono. Non tutti le matrici
originali sono state però conservate. Ricardo Mejia,
nominato direttore artistico della RCA Victor nel 1962, distrusse molte matrici
perché occupavamo molto spazio! Lo stesso deve essere successo, in misura
minore, in altre società. Tuttavia, quando si tratta di qualità del suono,
queste edizioni sono in genere il meglio che si può ottenere.
Tra le "altre" etichette purtroppo non ci
sono società Argentine. Tra esse ricordiamo Buenos Aires Tango Club (BATC) o le
etichette europee come Arlecchino (UK), Danza y Movimiento (Deliver Your Music
- Germania) e, la più importante, la Blue Moon (Spagna) con la serie "El
Bandoneon", "Las Grandes Orquestas", "Maestros del Tango
Argentino" e "Las Voces Clasicas Del Tango". Queste case
discografiche tuttavia scontano il non essere argentine poiché le
masterizzazioni sono abbastanza diverse dalle versioni originali. Ce ne
accorgiamo ascoltando i brani posseduti dai collezionisti privati ooo(come
Akihito Baba). Questi ha riversato su CD le matrici originali per esempio dei
dischi di D’Arienzo senza operare alcuna correzione.
La qualità del suono può variare da molto buona a
scarsa, a seconda della qualità delle fonti, la dedizione e la competenza
tecnica. Il grande vantaggio è che qui potrete trovare materiale che non è
coperta dai "sindaci" (Odeon e RCA Victor): edizioni di Brunswick,
Music Hall, ecc .. Poiché queste etichette non sono affiliate a nessuna delle
case discografiche originali, si trovano spesso miscele di diverse produzioni
su un unico CD. La più importante serie riedizione di EMI si chiama Reliquias,
che copre le registrazioni Odeon, e anche alcune dell’etichetta PAMPA, sono
quasi 170 CD. EMI ha curato anche altre serie (meno importanti in termini di
volumi) come "Serie de Oro", "Dall'Argentina al mundo" e
"Bailando Tango". La principale riedizione di Sony-BMG è la serie "Tango
Argentino" (circa 65 CD). Oltre a questi, vi è la serie "RCA Victor
100 Años" e le edizioni complete (Obras completas) delle registrazioni
RCA-Victor di Anibal Troilo (2 edizioni), Juan D'Arienzo e Roberto Goyeneche.
Fonte: Todo Tango.com
Fonte: Todo Tango.com
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