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mercoledì 11 aprile 2012

La storia del tango Griseta


Parigi è stata per lungo tempo, l'obiettivo di tutti quelli di Buenos Aires. Deve essere stato per questo che alcuni dei tanghi di Enrique Delfino sono legati alla Francia: "Belgica", "Sans Souci", "Très sympathique", "Frivolite", "Francesita" e "Griseta".
Con quest'ultimo inizia il cosiddetto tango-romanza, che si ispira alle vecchie ballate, arie italiane dal carattere semplice e tenero. Si tratta di tanghi dalle caratteristiche melodiche, privi delle traccie tipiche del canyengue, e con una tecnica musicale superiore a quella che comunemente appare nel genere.
Questa musica si adattava perfettamente ai testi che parlavano di quella "ragazza francese" monella, sentimentale e civettuola, che hai portato la poesia nel quartiere". Un testo, quello di Griseta, che come la sua musica non aveva bruschi arresti, ma  una chiara identità romantica . 

Questi versi sono stati scritti da Jose Gonzalez Castillo, un uomo che, quando era molto giovane, aveva sentito le famose canzoni dei payadores (Joseph Betinotti, Ambrogio Rios, Federico Curlando e altri) che aveva incontrato nel salone da barbiere dove lavorava. Ma la sua cultura lo portarono al di là delle rime spontanee che lasciarono il segno nelle sue poesie giovanili. 

Da allora, Gonzalez Castillo aveva avidamente divorato i grandi del romanzo francese ed i personaggi di quelle opere erano stranamente ricomparsi nei versi di "Griseta": Museta, Mimi e Rodolfo Schaunard, protagonisti delle "Scene della vita di Bohème " di Henri Murger, che ispireranno anche Puccini nella sua opera "La Bohème ". Troviamo anche Manon e Des Grieux, dal lavoro di Antoine François  Prévost "'Histoire du chevalier des Grieux et de Manon Lescaut" oltre a Margherita Gauthier e Armand Duval, la coppia celebre della "Signora delle camelie" di Alexandre Dumas (figlio).

Griseta (dal francese grisette) era il nome dato alle sarte elle operaie, a causa di una particolare tela grigia a fiori tipica degli abiti che indossavano. "Ma queste ragazze, dice José Gobello - dovevano essere abbastanza "facili", perché nel XIX secolo si chiamavano "grisetas" le ragazze borghesi che si lasciavano facilmente corteggiare". Come la stella del tango.
Tango fu interpretato da Raul Laborde nella farsa di Mario Rada "Hoy transmite Ratti Cultura", presso il Teatro Sarmiento, il 27 ottobre 1924.
Gardel nello stesso anno registrò il tango Griseta e subito dopo toccò a Ignacio Corsini, in una versione molto originale, in cui fa il coro in falsetto.

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