Se dovessimo scegliere un personaggio sintesi degli ultimi trenta anni di tango, non c'è dubbio sarebbe il Polaco Goyeneche. Non solo perché è stato un cantante straordinario, ma anche e soprattutto, perchè rappresenta l'archetipo della dell'essere boemien e porteño.
L'espressività del suo fraseggio, il modo particolare di porre la voce, la forte personalità che conosce l'essenza del tango, lo distinguono da tutti gli altri cantanti del nostro tempo.
La gestione degli accenti e dei silenzi, il trascinare alcune parole del testo o il sussurro intimo di un verso, lo qualificano come un cantante unico, che è impossibile confondere con un altro.
La sua dizione era perfetta, anche negli ultimi anni della sua vita, quando il declino della sua voce, avrebbe potuto mirare la sua popolarità che invece lo elevò allo status di leggenda vivente.
La gestione degli accenti e dei silenzi, il trascinare alcune parole del testo o il sussurro intimo di un verso, lo qualificano come un cantante unico, che è impossibile confondere con un altro.
La sua dizione era perfetta, anche negli ultimi anni della sua vita, quando il declino della sua voce, avrebbe potuto mirare la sua popolarità che invece lo elevò allo status di leggenda vivente.
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