Per gli esperti non servono presentazioni: Horacio Ferrer, il piu’ grande paroliere vivente di versi di tango. Non solo grazie alla sua fervida collaborazione con il piu’ noto Astor Piazzolla, che lo scelse per scrivere i testi delle sue opere,ma anche grazie alla sua scrittura originale e rivoluzionaria, impregnata di elementi pittorici, sensuali, conoscitivi, enigmatici, mistici, che gli hanno consentito di ottenere la candidatura al Premio Nobel nel 2004. Horacio Ferrer e’ un uomo che colpisce al primo sguardo: la sua voce sinuosa, la sua risata goduta e contagiosa, i suoi occhi vispi e vissuti, i suoi modi gentili e spontanei, e l’empatia quasi inimmaginabile con la pittrice Lulu', la sua splendida ed eccentrica moglie. Nato a Montevideo nel 1933, ma trasferitosi in tenera eta’ a Buenos Aires, manifesto’ il suo talento gia’ da piccolo’, scrivendo poesie, milonghe, giochi di marionette, per intrattenere i suoi amici del quartiere. Fu uno zio materno a trasmettergli la passione per il tango e a fargli conoscere il fermento artistico della capitale Argentina. Negli anni 50 pubblico’ il suo primo libro di poesie e la sua prima opera teatrale, ma la svolta arrivo’ con l’opera “La ultima grela”, un tango che ebbe grandissimo successo e che rappresento’ l’inizio della sua parabola di scrittore.
Da quel momento, infatti, la sua attivita’ compositiva non conobbe soste, grazie al sodalizio artistico che instauro’ con Astor Piazzolla, grande musichiere. Piazzolla, che in quel periodo cercava qualcuno che condividesse la sua voglia di rivoluzionare le chiuse e ormai logore tradizioni tanguere, per approdare a una forma di tango piu’ innovativa e vivace, trovo’ in Ferrer un eccentrico paroliere, e insieme diedero vita a una nuova estetica del tango, basata su opere con poche concessioni melodiche a favore delle parole, brani nei quali la musica fosse concepita come una preziosa cornice alla poesia.
Negli anni successivi collaboro' con altri grandi artisti internazionali, continuo' a regalare ai milongueri grandi opere e scrisse il “Libro del Tango”, che divenne oggetto di studio all’Universita’ di Parigi. Nel 1989 ha fondato la “Academia Nacional de Tango della Repubblica Argentina” a Buenos Aires e negli anni successivi la stessa accademia e’ nata anche in Francia, Spagna, Belgio, Italia, Olanda, Germania, Svezia, Cile, Cuba, Messico, Brasile. Persino una strada a Buenos Aires e' intitolata a lui...
Da quel momento, infatti, la sua attivita’ compositiva non conobbe soste, grazie al sodalizio artistico che instauro’ con Astor Piazzolla, grande musichiere. Piazzolla, che in quel periodo cercava qualcuno che condividesse la sua voglia di rivoluzionare le chiuse e ormai logore tradizioni tanguere, per approdare a una forma di tango piu’ innovativa e vivace, trovo’ in Ferrer un eccentrico paroliere, e insieme diedero vita a una nuova estetica del tango, basata su opere con poche concessioni melodiche a favore delle parole, brani nei quali la musica fosse concepita come una preziosa cornice alla poesia.
Negli anni successivi collaboro' con altri grandi artisti internazionali, continuo' a regalare ai milongueri grandi opere e scrisse il “Libro del Tango”, che divenne oggetto di studio all’Universita’ di Parigi. Nel 1989 ha fondato la “Academia Nacional de Tango della Repubblica Argentina” a Buenos Aires e negli anni successivi la stessa accademia e’ nata anche in Francia, Spagna, Belgio, Italia, Olanda, Germania, Svezia, Cile, Cuba, Messico, Brasile. Persino una strada a Buenos Aires e' intitolata a lui...
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