José Lomio in arte Angel VARGAS, cantor, nasce nel quartiere di Buenos Aires Parque Patricio il 22 ottobre 1904. Ha iniziato a cantare al cinema quartiere. Di seguito si unì all'orchestra Landó-Matino nel Caffè Marzotto di Corrientes; nel 1931 a quella di José Luis Padula ed al quartetto di Armando Consani. Già allora aveva catturato il suo stile vocale inconfondibile in qualche modo simile ed influenzato da Santiago Devin mentre che per altri aspetti da Ignacio Corsini. Come solista, con l'accompagnamento di chitarre, ha registrato i due lati di un disco per Victor, la bruja in uno, ed il Mílongón di Canaro-Manzi nell'altro. Nel 1932 si unì come cantante all'orchestra di Angel D'Agostino, formando un solido connubio (los dos angelitos) che ebbe un prolungato periodo di splendore artistico, registrando per la Victor pezzi che hanno fatto la storia del tango come A pan y agua, Viejo coche, Tres esquinas, No vendrás, Palais de Glace, El cuarteador, Menta y cedrón, Ninguna. Tornò a fare il solista, dopo una collaborazione con Alfredo Attadía, ed infine nel 1947 lasciandosi accompagnare dalla direzione di Eduardo Del Piano, Armando Lacava, Totò D'Amario, e Jose Luis Stazo Libertella. Morì a Buenos Aires, il 7 luglio.
Forse, con Francisco Fiorentino, è stato il modello del "cantante orchestra" Tanto è vero che parlare di Vargas ci porta inevitabilmente a D'Agostino, direttore d'orchestra dei suoi più grandi successi.
Cantor di personalità impressionante, è il simbolo del fraseggio di Buenos Aires degli anni Quaranta.
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