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giovedì 13 giugno 2013

Le case discografiche (el sello) del tango: una breve storia




È già un po’ di tempo che mi balenava per la mente l’idea di fare un po’ d’ordine rispetto alla storia delle case discografiche che negli anni hanno pubblicato tango argentino. Un po’ perché i brani differiscono in termini di qualità del suono da casa a casa, un po’ perché alcune registrazioni sembrano non essere fedeli all’originale in quanto volutamente alterate nella fase di rimasterizzazione per offrire all’ascoltatore un suono più puro.

È vero, potrebbe sembrare una fissazione da musicalizador, ma più passa il tempo più mi rendo conto che la casa di registrazione, il cosiddetto “Sello”, può fare la differenza.

Vi siete mai chiesti perché non avete mai trovato Alberto Castillo insieme a Ricardo Tanturi nella serie Reliquias? O perché Juan D'Arienzo non è incluso lì? Perché non ci sono le raccolte di Pugliese nella serie Archivo RCA? Egli appare ampiamente su Reliquias, ma perché non hanno mai incluso "A Evaristo Carriego"? Perché alcuni temi di Pedro Laurenz compaiono esclusivamente su Reliquias, altri esclusivamente in 78 giri serie Colección, mentre li troviamo mischiati nella serie El Bandoneon?

Tutte queste domande trovano facilmente una risposta se si fa riferimento alla storia delle registrazioni del tango, in particolare alla la relazione tra case discografiche, artisti e moderne edizioni CD. Alcune conoscenze di base possono aiutare a decidere quali CD comprare e come ridurre al minimo la sovrapposizione con quelli che già possiede.

Il Tango non è diverso da altri tipi di musica. Non appena i musicisti entrarono gli studi di registrazione si sono legati ai produttori attraverso contratti. I contratti sono stati rinnovati, rescissi o semplicemente sono scaduti, ma sempre (o quasi) a un certo momento, un artista è stato associato ad una etichetta discografica (sello in spagnolo). Alcuni artisti sono stati molto fedeli a una casa discografica quasi tutta la loro intera carriera (Juan D'Arienzo, Francisco Canaro), altri hanno cambiato continuamente (Carlos Di Sarli, Osvaldo Fresedo).



Gli inizi



La storia delle registrazioni di Tango inizia nei primi anni del XX secolo. Pionieri come Angel Villoldo e Alfredo Gobbi hanno prodotto le loro prime registrazioni al di fuori dell'Argentina (New York, Parigi). Dal 1907 in poi, i primi dischi argentini compaiono: Casa Tagini (Carlos Gardel), Columbia (con Vicente Greco e Juan Maglio Pacho), Atlanta (Francisco Canaro) - dopo Odeon (Gardel, Canaro, Roberto Firpo), Víctor (Eduardo Arolas) , Gath & Chaves ... Alla fine degli anni Venti, apparvero le etichette più importanti: Electra (Charlo, Juan D'Arienzo...) e Brunswick (Julio De Caro, Donato-Zerrillo, Pedro Maffia), ma purtroppo non sopravvissero alla crisi economica dei primi anni Trenta. Si noti che molte di queste aziende erano divisioni argentine di grandi conglomerate internazionali.

In quegli anni, inoltre, era uso comune che le etichette avessero la loro propria orchestra “in-house” che mai si esibirono in pubblico, ma venivano utilizzate esclusivamente per la registrazione in studio, come un orchestra a sé stante oppure per accompagnare cantanti: Orquesta Típica Víctor (con Adolfo Carabelli e Ciriaco Ortiz), Orquesta Típica Brunswick (con Pedro Maffia e Juan Polito), Quinteto Criollo Atlanta ...



Odeon e RCA Victor


Nel 1916, Max Gluckman acquistò il marchio di Atlanta, lo trasformò in Nacional (1917), che divenne - attraverso l'associazione con la tedesca Odeon - Nacional Odeon (1919).

La RCA Victor è stata costituita nel 1929, quando RCA (Radio Corporation of America) acquistò la Victor Talking Machines (che aveva come logo un cane che guarda un grammofono con la scritta "La voce del padrone"). Molti anni dopo, il nome di "Victor", così come "RCA Victor divenne un’etichetta discografica. Odeon e RCA Victor erano già tra le aziende più importanti prima degli anni trenta, ma dal 1932 in poi diventeranno due giganti che praticamente domineranno la produzione argentina di tango durante la Epoca de Oro - circa 1935-1955 (fine del peronismo). Tutti le orchestre importanti hanno collaborato con almeno una di esse, spesso per entrambe.


Gli anni ‘50



Dagli anni ‘50 in poi, apparvero altre etichette discografiche. Due di esse sono Music Hall e TK, devono essere menzionate a causa di una sfortunata coincidenza di circostanze. In primo luogo, hanno lavorato col le più importanti orchestre del tempo: Anibal Troilo, Carlos Di Sarli, Horacio Salgán. In secondo luogo, le ricorderemo perché sul piano tecnico hanno prodotto dischi di bassa qualità oltre che per l'incuria con cui hanno conservato le matrici di registrazione. Tant’è che è molto difficile trovare buone fonti musicali di questo periodo.

Paradossalmente sono migliori, ad esempio, le registrazioni di Di Sarli degli anni ’30 che quelle degli anni ‘ 50, soprattutto con il cantante Duran.



Riedizioni su CD



Con il rilancio internazionale del tango negli anni ottanta e la tecnologia disponibile (CD), era ovvio che i vecchi dischi venissero riversati nel nuovo formato, cosa questa già accaduta negli anni ’70 quando alcune vecchie discografie furono ri-pubblicate su vinile-LP.

Tra i redattori, ci sono due gruppi: i proprietari / eredi delle matrici originali e gli "altri" (non è questo il luogo per discutere i problemi di copyright).

Tra i primi, fortunatamente, le due più importanti etichette di tango sono la EMI (o EMI-Odeon) che possiede il catalogo della Odeon e la Sony-BMG che ha a disposizione il catalogo RCA-Victor. Entrambe hanno fornito importanti riedizioni. Queste aziende hanno il vantaggio di aver avuto a volte l'accesso alle matrici originali nonchè le risorse finanziarie e tecniche per il miglioramento della qualità del suono. Non tutti le matrici originali sono state però conservate. Ricardo Mejia, nominato direttore artistico della RCA Victor nel 1962, distrusse molte matrici perché occupavamo molto spazio! Lo stesso deve essere successo, in misura minore, in altre società. Tuttavia, quando si tratta di qualità del suono, queste edizioni sono in genere il meglio che si può ottenere.

Tra le "altre" etichette purtroppo non ci sono società Argentine. Tra esse ricordiamo Buenos Aires Tango Club (BATC) o le etichette europee come Arlecchino (UK), Danza y Movimiento (Deliver Your Music - Germania) e, la più importante, la Blue Moon (Spagna) con la serie "El Bandoneon", "Las Grandes Orquestas", "Maestros del Tango Argentino" e "Las Voces Clasicas Del Tango". Queste case discografiche tuttavia scontano il non essere argentine poiché le masterizzazioni sono abbastanza diverse dalle versioni originali. Ce ne accorgiamo ascoltando i brani posseduti dai collezionisti privati ooo(come Akihito Baba). Questi ha riversato su CD le matrici originali per esempio dei dischi di D’Arienzo senza operare alcuna correzione.

La qualità del suono può variare da molto buona a scarsa, a seconda della qualità delle fonti, la dedizione e la competenza tecnica. Il grande vantaggio è che qui potrete trovare materiale che non è coperta dai "sindaci" (Odeon e RCA Victor): edizioni di Brunswick, Music Hall, ecc .. Poiché queste etichette non sono affiliate a nessuna delle case discografiche originali, si trovano spesso miscele di diverse produzioni su un unico CD. La più importante serie riedizione di EMI si chiama Reliquias, che copre le registrazioni Odeon, e anche alcune dell’etichetta PAMPA, sono quasi 170 CD. EMI ha curato anche altre serie (meno importanti in termini di volumi) come "Serie de Oro", "Dall'Argentina al mundo" e "Bailando Tango". La principale riedizione di Sony-BMG è la serie "Tango Argentino" (circa 65 CD). Oltre a questi, vi è la serie "RCA Victor 100 Años" e le edizioni complete (Obras completas) delle registrazioni RCA-Victor di Anibal Troilo (2 edizioni), Juan D'Arienzo e Roberto Goyeneche.

Fonte: Todo Tango.com


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